martedì 8 maggio 2018

LA NOSTRA DIPENDENZA





Come tutti sappiamo il cellulare è una parte importante della nostra vita e la nostra più grande dipendenza.

Questa nuova tecnologia ha invaso tutto il mondo.




ANALIZZIAMO

Gli aspetti positivi:

Un aspetto positivo dell’uso del cellulare è sicuramente la possibilità di mantenerci in contatto anche se siamo distanti. Ci permette di scrivere con amici e familiari attraverso piattaforme online.


Ci permette di essere sempre aggiornati sulle novità quotidiane e grazie a programmi di ricerca possiamo informarci e svolgere ricerche scolastiche. È come avere un computer sempre in palmo di mano.

Gli aspetti negativi:


Un aspetto negativo è quello che il cellulare ci limita nelle cose, ad esempio: nel momento in cui sei al telefono potresti stare all’aria aperta con qualche tuo amico o, comunque, fare i compiti.Il cellulare purtroppo ci chiude in noi stessi e in questo modo, ci troviamo ad essere esclusi dal gruppo scolastico o dagli amici che si vedono fuori scuola.Ci porta in un mondo che non è quello reale, ma uno virtuale che ci siamo creati noi.


Le onde elettro-magnetiche che il cellulare emana, danneggiano il nostro corpo.


Il cellulare, se è tenuto vicino al nostro corpo, nel momento del sonno può limitarlo. Uno studio dice che ogni ora passata al cellulare corrisponde a 15 minuti di sonno in meno.


Usare il cellulare potrebbe essere pericoloso: navigare sui social senza controllo potrebbe essere causa di truffe o di incontri pericolosi tramite internet. Per evitare questo è opportuno non addentrarsi in siti che non conosciamo ed essere sempre consapevoli di quello che facciamo.






IL CELLULARE DEVE ESSERE USATO CON CAUTELA 

Vanessa T.
Gianmarco C.
Marika B. 
Nikole B.

INTERVISTA A EMMA


Emma Beak è una ragazza inglese, più precisamente dall’isola di Wight. È venuta in questa scuola come lettrice per aiutare le professoresse di inglese a stimolare i ragazzi alla conversazione in lingua.

panorama dell’isola di Wight















In questo post le rivolgeremo alcune domande per sapere qualcosa in più su di lei.

Da quanto tempo sei in Italia?
Sono in Italia da ottobre, quindi da otto mesi.
Che cosa insegni nelle scuole?
Insegno inglese e faccio parte del progetto CLIL.
Ti trovi bene in Italia e che cosa ti piace?
Sì, mi trovo bene in Italia e mi piacciono il bel tempo, il cibo, le persone e le città.
Qual è la tua idea sulle scuole italiane?
Sono molto diverse da quelle inglesi, per esempio in Inghilterra gli studenti si muovono di classe in classe, mentre in Italia i docenti si spostano nelle classi degli alunni.
Ti mancano il tuo paese e i tuoi amici?
Mi mancano la mia famiglia e i miei amici ma non il mio paese perché mi piace l’Italia.
Hai fatto nuove amicizie in Italia?
Sì, ho conosciuto molte persone italiane.
Quali sono le cose che preferisci e non dell’Italia?
Sono il cibo, la cultura, le persone e non mi piacciono la politica e l’organizzazione.
Quali sono le tue città preferite?
Le mie città preferite sono Firenze, Siena e Roma.

Diego S.
Giuseppe T.
Niccolò T.

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