martedì 26 marzo 2019

TUTTI AL CINEMA!
WONDER


Trama:

Auggie Pullman è un bambino di 10 anni affetto da una rara malattia e per questo motivo ha dovuto fare molti interventi.
A causa di questi, Auggie ha un aspetto strano e per paura del giudizio dei suoi compagni non è mai andato a scuola e ha sempre studiato a casa con la madre.
Quando deve entrare in prima media, i genitori decidono di mandarlo a un istituto pubblico.
Prima dell'inizio delle lezioni tre ragazzi gli fanno visitare la scuola: Julian, Jack e Charlotte.
Mentre Jack si rivela amichevole, Julian si dimostra bugiardo e Charlotte parla solo ed esclusivamente di se stessa.
Dopo qualche settimana Auggie si ritrova da solo, però dopo qualche giorno fa amicizia con Jack.
Mentre Auggie fa amicizia con Jack, Julian lo prende di mira.
Alla festa di Halloween Auggie sente dei commenti spregevoli nei suoi confronti, anche da parte di Jack che fingeva di essere suo amico. 
Jack poi si accorge di aver fatto amicizia con Auggie non solo per far felice il preside, ma anche perché gli stava veramente simpatico.
Durante la gita scolastica, organizzata verso la fine dell'anno, Auggie e Jack vengono presi di mira da tre ragazzi più grandi, ma vengono aiutati dagli amici di Julian. Alla fine dell'anno a Auggie viene dato un premio e così si vede che il ragazzo emarginato è diventato l'amico di tutti. 

SCHEDA FILM:

Data di uscita: 14 Novembre 2017
Regista: Stephen Chbosky
Paese di produzione: Stati Uniti d'America

COMMENTO:

Il film Wonder è adatto a tutte le età, parla di bullismo, una cosa di triste attualità. Per noi il film è stato molto suggestivo e importante, perché ci ha fatto riflettere e capire che le parole molte volte fanno più male delle azioni. Il film ti fa capire che molte volte parlare di quello che ti sta accadendo, in questo caso il bullismo, non è semplice. Vi consigliamo di vederlo perché fa riflettere sui comportamenti da assumere se si è vittima, se si è il bullo o se si è un esterno che deve aiutare la vittima.
La storia è abbastanza credibile, ma una debolezza che abbiamo trovato è la parte finale, perché non rispecchia a pieno la vita reale dato che nella quotidianità non sempre c'è il lieto fine.
Per il resto speriamo che il film sia di vostro gradimento, buona visione.
Risultati immagini per wonder

Risultati immagini per wonder
Giulia.G
Carlotta.M
Elisa.S
Iris.P

UNA GITA FUORI PORTA.... ESPLORANDO VILLA LA MAGIA NEL COMUNE DI QUARRATA



Confinante con la nostra Agliana si trova il Comune di Quarrata.
 A Quarrata si arriva in poco più di 15 minuti, e nelle belle giornate di primavera è bello andare a passare qualche ora nei giardini di Villa la Magia.

Villa la Magia è una dimora medicea, ed iscritta nelle liste del patrimonio UNESCO dal 2013.
La villa fu costruito nel Trecento dalla famiglia pistoiese dei Panciatichi, sulla valle dell'Ombrone alle pendici settentrionali del Montalbano,al  confine sud della piana che comprende Prato, Pistoia e Firenze. Nel 1583 passò alla famiglia Medici, acquistata dal Granduca Francesco I e ristrutturata dall'architetto Buontalenti, che ci inserì un lago artificiale per la caccia degli uccelli acquatici, che oggi noi non possiamo più vedere, se non nei dipinti del tempo perché è stato interrato.



La Magia fu utilizzata anche come punto di appoggio per le battute di caccia nel vicino Barco Reale Mediceo, la riserva medicea nella zona del Montalbano.
Questa villa fu costruita qui proprio per la sua posizione strategica. Nel 1536 ci si svolse un importante incontro tra il Duca Alessandro de' Medici e l'Imperatore Carlo V.
La villa rimase di proprietà dei Medici fino al 1645 e in seguito passò di mano a diverse famiglie, come gli Attavanti di Castelfiorentino, che crearono il giardino all’italiana, con le siepi geometriche e la fontana a cerchio, e affrescarono le grandi sale interne, mentre gli Amati costruirono la limonaia e il parco romantico con boschi di cipresso e alloro, dove adesso possiamo passeggiare.

Nel 2000 la Magia fu comprata dal Comune di Quarrata e aperta al pubblico.
In primavera e estate ci vengono organizzate molte mostre e concerti, anche all'aperto.
Il parco della Villa ha anche un Parco Giochi per i bambini che possono giocare sicuri nel verde della splendida dimora medicea

Visitatela!!! Ne vale la pensa, perché una giornata tra storia e verde è sempre bellissima.

Simone.I
Ascanio.G

I NOSTRI PERSONAGGI ILLUSTRI....


....VANNINO


Girando per le strade di Agliana, più spesso sul Viale Roma, è possibile incontrare Vannino, che al primo sguardo può ricordare un personaggio di un film sui Moicani o gli uomini primitivi. Ad alcuni fa paura, ma se ci parli ti accorgi che è molto simpatico ed ha la sua storia da raccontare.
Agliana non sarebbe Agliana, senza il nostro Vannino. Chi viene da altri paesi e arriva qui per la prima volta e lo vede, spesso si ferma nei negozi e nei bar, chiedendo chi sia quello strano personaggio...e TUTTI rispondono " ah, Vannino!!!" con affetto.
 Il vero nome di Vannino è Alessandro Egidio Gori, è nato il 4 Marzo del 1950, ed è lui che ha scelto di vivere fuori dalle regole, non è un barbone, è solo una persona che dopo dei problemi personali legati alla legge, ha scelto di vivere diversamente dagli altri, ma sempre nel rispetto di tutti.
Alessandro era un ragazzo bellissimo, sempre pieno di donne e soldi,  vestito all'ultima moda e corteggiato da tutti. Dopo i suoi problemi con la legge, qualcosa è cambiato nella sua testa, ha distrutto a martellate la sua Volvo costosissima, che negli anni '70 nessuno poteva permettersi...e si è trasformato nel nostro VANNINO.
Vannino non ha paura del freddo, gira d'inverno senza scarpe e con una mezza tunica con una bicicletta spesso bucata o senza le ruote.
Se qualcuno si ferma a parlare con lui, e noi Aglianesi lo facciamo spesso, ha sempre un complimento per le donne e i bambini, è perfettamente lucido ed educato, non un matto come si potrebbe credere...ma solo una persona che nella sua diversità viene amato e rispettato da noi tutti

Simone.I
Ascanio.G

RAPINA NELLA SCUOLA

NELLA SCUOLA SONO STATI RUBATI DEI COMPUTER

Risultati immagini per computer
Circa quaranta giorni fa è stata fatta una "sorpresa" agli alunni di alcune classi. Quando sono tornati in classe la mattina, i computer portatili non  c'erano   più !

Per fortuna i computer sono stati sostituiti da apparecchi nuovi in tempi
rapidi utilizzando   dei    soldi   
che    potevano    essere 
 impiegati in altre  cose .

Le classi in cui è stato commesso il furto sono sette:

  • 3H
  • 2D
  • 1C
  • 3C
  • 2C
  • 2B
  • 1I
    Risultati immagini per ladro immagini




    :

     perché?


    • perché rubarli? 
    • a che scopo?
    • per quale uso?        


    SCOOP

    Voci di corridoio non ben definite....
    riferiscono che probabilmente a commettere il furto è stato un ex alunno della scuola che conosceva la struttura e gli orari dell'istituto Bartolomeo Sestini. 
    Ma rimangono ancora alcuni dubbi...
    ...se sapete qualche cosa riferitecelo scrivendo un commento qui sotto


    Federico B.                   
    Leonardo A.
    Leonardo G.
    Lorenzo J.

    NON ESSERE TE STESSO, AMA TE STESSO!


    AMA TE STESSO !

    Fin da piccoli ci hanno insegnato o invitato ad essere noi stessi. Ma analizziamo questa frase, queste tre parole possono significare tutto o niente: quante volte vi siete sentiti dire: "siate voi stessi, non dovete cambiare!" Secondo noi questa affermazione è sbagliata perché dovreste amare voi stessi e, se non vi piace qualcosa di voi, avete il diritto di cambiarla! Ma se non potete... amatela!
    Sappiamo  che per alcuni "essere se stessi" e "amare se stessi" possono essere interpretati come sinonimi, ma secondo noi essere se stessi dà la percezione di adattarsi a quella che è la nostra figura e il nostro carattere e da qui possiamo notare la differenza sostanziale tra "adattarsi" e "amare". Adattarsi significa abituarsi ad un qualcosa mentre amare significa valorizzarla e apprezzarla per se stessa.




                                               


    Amare se stessi non è facile, qui vi elenchiamo alcuni consigli per riuscirci:

    #1 Non ti preoccupare se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso.






    Risultati immagini per essere imperfetti
















    #3 Non paragonarti agli altri, trova il valore della tua unicità



    amare se stessi









    Questo percorso sarà duro e pieno di ostacoli che sembreranno invalicabili, ma una volta che sarai in grado di amare te stesso con i tuoi difetti e pregi potrai definitivamente dire che ne è valsa la pena.

















    Alessandro N.
    Arianna C.
    Donatella E.

    martedì 12 marzo 2019

    Esplorando Agliana e oltre.....blog di curiosità e viaggi

    Esplorando Agliana e oltre..... blog di curiosità e viaggi

    Agliana è il nostro paese, quello in cui stiamo crescendo e da cui partiremo, per conoscere il mondo.
    Agliana è un comune italiano di oltre 20.000 abitanti di diverse etnie, che vivono serenamente in armonia, nella Provincia di Pistoia. Si stende tra il torrente Bure, il torrente Calice e l'Ombrone Pistoiese e la Brana. Si trova in posizione strategica tra le più belle città d'arte della Toscana: Lucca, Firenze, Prato, Pistoia.
    Sulle origini del nome Agliana ci sarebbe da discuterne. Lo stemma comunale ci fa pensare al frutto della terra, L'AGLIO, che nasce dall'antica palude che ricopriva il nostro territorio; ma a sentire gli anziani si tratta di una pura e semplice assonanza.
     Come in tutte le cose c’è però un fondo di verità, proprio quel fondo stagnante e limaccioso da cui germoglia l’aglio in questione: la zona, anticamente, era tutta palude.
     In principio era un lago, quando l’uomo non c’era e la piana era sommersa. Ed è certo che le acque dei torrenti Bure, Brana, Ombrone, Agna, non trovando sbocco in Arno ristagnassero nel territorio, causando malattia.Ecco che allora il nome del nostro ridente paesino deriva da Agna e non da Aglio. La terra emerse dalle acque al che l’Ombrone, valicata la stretta gola della Gonfolina, poté alfine riversarsi in Arno.

    Nel corso dei secoli successivi si verifica un processo di evoluzione del nome, fino all' anno Mille, che attesta contemporaneamente Alina, Allina, Aliana, Alliana, Allana, Agliana. E lo stesso percorso segue il fiume, riportato come Alina, Allina e Agna. ECCO SVELATO IL MISTERO DEL BATTESIMO DELLA NOSTRA AGLIANA!!!!

    Nel nostro paesino ci sono molti luoghi caratteristici, negozi e attività che sono degni di essere esplorati e conosciuti da chiunque arrivi qui da noi:

     Risultati immagini per anisare agliana

    LE ORIGINI
    Furono la signora Lina e suo marito Nisar, da cui per una storpiatura tutta toscana, anzi aglianese, deriva il nome Anisare, che negli anni '30 dettero vita ad una latteria a cui si aggiunse la preparazione di gelati. Solo tre gusti crema, cioccolata e limone, un quarto l'albicocca quando si poteva cogliere dall'albero in giardino.
    GLI ANNI '60
    L'attività che con la guerra si era fermata riprese subito dopo; negli anni '60 Nisar lasciò tutto nelle mani della figlia Marica e del genero Lubiano; erano gli anni della grande industrializzazione e quindi della concorrenza delle grandi industrie anche in questo settore.
    GLI ANNI '70
    Ma subito negli anni '70, anche grazie al fatto che Nisar si decise a rivelare il segreto del suo gelato soprattutto al nipotino Marco che subito lo riferì al padre Lubiano, l'attività riprese a pieno ritmo con il gelato fatto in modo tradizionale, alla vecchia maniera, che negli anni sarà sempre più apprezzato. Lubiano e Marica con l'aiuto dei figli Marco, Susi e Viola...
    ... FINO AD OGGI
    .... fanno del suo gelato artigianale dal gusto unico un orgoglio aglianese, conosciuto da tutti. Susi poi apre una gelateria a Prato e Marco a Viareggio. Il gelato d'Anisare è: uova, cacao, zucchero, frutta fresca di stagione ed altri ingredienti, tutti genuini. Sempre lo stesso, da Piazza 4 Novembre, al Viale Roma fino a qui in Via della Repubblica, 7, con Lubiano, Marica e Viola.

    Risultati immagini per anisare aglianaImage

    ANISARE. IL GELATO PIU' BUONO DELLA TOSCANA!!!!

    Ad Agliana si mangia benissimo!!!
    Cucina povera tradizionale che si può gustare durante le sagre di paese
    I piatti tipici aglianesi sono il polpettone aglianese, un piatto a base di carne servito con una gustosa crema di sedano e il migliaccio toscano dolce, una torta con sangue di maiale che diversamente dalla ricetta pistoiese salata, prevede l’aggiunta di pinoli, uvetta e arancia.

    IL POLPETTONE AGLIANESE


    Il Polpettone Aglianese è un’antico piatto della cucina toscana che nasconde molti segreti circa la sua ricetta. Un secondo piatto a base di carne, abbondante e ricco di gusto che da sempre ha accompagnato la cucina di Agliana, che ricorda la tradizione casalinga toscana della preparazione di piatti semplici.
    Risultati immagini per il polpettone aglianeseIl segreto della sua preparazione, come dicono ad Agliana, sta tutto nelle dosi degli ingredienti. Dosi che non si conoscono, perché per preparare il Polpettone Aglianese non si è mai usata la bilancia!
    L’impasto di carne di pollo e di manzo, insieme al pane lasciato ammollo nel latte e nelle uova, viene asciugato e rilegato con lo spago, pronto per essere bollito insieme ai pezzi di carne avanzati. Prima di finire in pentola la carne viene asciugata bene, lasciata lessare a fuoco basso tra sedano, cipolla, carote, e basilico e infine riposare per qualche minuto.
    Il polpettone con i suoi aromi e il suo gusto deciso, pronto per essere servito come da tradizione, si accompagna con la celebre salsa verde dei bolliti misti toscani.
    Il polpettone, da sempre considerato un piatto della tradizione popolare di Agliana, è oggi una tipicità che si può gustare all'interno delle sagre, o nei punti di ristoro di Agliana, abbinandolo ai vini rossi toscani perfetti per esaltarne il gusto.

    IL MIGLIACCIO AGLIANESE GRANDE DONO DI MESSER MAIALE
    Risultati immagini per il migliaccio aglianese grande dono di messer maiale

     Prendete un litro di sangue fresco di maiale ben filtrato dai coaguli , aggiungete 3 uova sbattute, la scorza di un’arancia grattugiata, la scorza di una limone grattugiato, un quarto di noce moscata grattugiata, qualche pizzico di cannella , sale e pepe quanto basta , un decilitro di brodo; amalgamate il tutto molto bene. A questo punto dovrete incorporare due manciate di farina ,facendo attenzione che non si formino grumi ; perché ciò non accada ,sarà opportuno stemperare in una tazza la farina con un po’ di sangue e trasferire questo composto, un poco alla volta nel contenitore di servizio.
    Il composto non dovrà apparire sodo, ma neanche troppo liquido, dovrà avere la consistenza di una salsa molto diluita ed in grado di spargersi con naturalità. Gli aggiustamenti, in genere, vengono fatti successivamente in fase di cottura perché, se il composto è troppo liquido difficilmente il migliaccio si stacca dalla padella; in questo caso aggiungete un tuorlo d’uovo, ed un altro po' di farina.
    Oggi ,però , non è difficile trovare in macelleria il composto già fatto e sarà necessario solo aggiungere quegli aromi descritti per ottenere il sapore desiderato.
    Fatto il composto si procede alla cottura.
    Nella padella di frittura ,(oggi ci sono le padelle antiaderenti e sono consigliabili per i principianti) versate un cucchiaino di olio di oliva o , se volete fare come si soleva un tempo, un cucchiaino di lardo vergine; quando sarà ben riscaldato versate una quantità del composto pari ad un terzo di un normale romaiolo da cucina , questa quantità dovrà essere appena sufficiente a coprire tutta la superficie della padella; sarà necessario provvedere con perizia a manovrarla perché il sangue vada a coprire completamente il fondo ; ponete la padella sul fuoco e quando vedrete che il sangue si rapprende (passeranno 10/15 secondi)con i rebbi di una forchetta cominciate a staccare il migliaccio dal fondo, rifacendosi da una parte; se il composto sarà dosato bene ,l’operazione si presenterà facile.
    Quando il migliaccio sarà completamente libero, con la stessa forchetta introdotta sotto il migliaccio fino ad oltrepassarne la metà ,dovrete rigirarlo per farlo cuocere per altri 10/15 secondi dall'altra parte. A cottura ultimata provvedete a porlo nel piatto di portata.
    Il migliaccio si serve ben caldo a fine pasto .
    VARIANTI:
    Chi intende il migliaccio come pietanza sapida e quindi salata ,dovrà cospargerlo con una nevicata di formaggio parmigiano e lasciare gli ingredienti così come sono descritti.
    Chi intende il migliaccio come pietanza dolce ,dovrà cospargerlo con una nevicata di zucchero e provvedere ad aggiungere al composto due manciate di uva passa leggermente ammollata , pinoli, succo di arancia , un bicchierino di liquore dal sapore di anice. ( Questa versione è diffusa nel comune di Agliana e non negli altri comuni del pistoiese – curioso ,ma vero).

    -Ascanio.G
    -Simone.I

    ndr
    ALCUNI TERMINI DIALETTALI E DESUETI SONO DOVUTI AL BAGAGLIO DI CONOSCENZE DEI NOSTRI NONNI CHE ANCORA HANNO LA MEMORIA DELLE TRADIZIONI DEL NOSTRO AMATO PAESE..





    Cerca nel blog