martedì 21 maggio 2019

INCENDIO A NOTRE DAME

Il 15 Aprile 2019 alle ore 18:53 è scoppiato un incendio nella cattedrale di
Notre Dame che si è fortunatamente concluso il 16 Aprile alle ore 9:50.
La cattedrale era in restauro per ripulire la parte della flèche che era sporca e
anche per ripulire delle statue ossidate.
Purtroppo la cattedrale non possedeva sistemi antincendio o sensori di fumo a
causa della forma del tetto.

L’incendio è scoppiato nel sottotetto che è composto da 500 tonnellate di legno
e 250 tonnellate di piombo. Rapidamente l’incendio ha raggiunto il tetto che è
formato da 1300 querce, l’equivalente di circa 21 ettari di foresta.
Un primo allarme antincendio era stato segnalato alle 18:20; dopo una
procedura di controllo, che non aveva rivelato niente per via di un  errore del
computer, viene chiesto ai visitatori di restare calmi e di evacuare l’edificio.
Alle 18:43 un addetto alle pulizie scopre delle fiamme nel telaio della chiesa,
mandando un secondo allarme: i pompieri arrivano dopo 15 minuti, ma ormai
l’incendio è indomabile. La causa dell’incendio è ancora indefinita.


I NOSTRI PENSIERI:



Secondo noi, ciò che è successo è un dolore non solo per i francesi, ma per
tutto il mondo perché Notre Dame è sempre stato un monumento simbolico
per tutti, per le sue leggende e la sua bellezza che caratterizzava Parigi e
l’Europa.

Gaia A.
Ginevra G.
Gianmarco C.
AUTOLESIONISMO

L'autolesionismo,è un danno che una persona procura al proprio corpo e il più delle volte, viene praticato con tagli o bruciature sulle braccia, le cui cicatrici vengono coperte da bracciali o bandane.

Generalmente, i casi di autolesionismo si incontrano in una fascia di età compresa fra i 12 e i 16 anni ma può anche abbracciare una fascia di età fino ai 24 anni; le più colpite sono specialmente le ragazze.
Si pensa che ciò che spinge i ragazzi a procurasi del male, sia un senso di colpa.
Di solito i comportamenti associati all'abuso di sostanze non sono considerati veri e propri atti di autolesionismo poiché non sono presenti danni permanenti o meno ai tessuti esterni.
Risultati immagini per autolesionismo
Il suicidio spesso non è il fine dell'autolesionismo, ma il rapporto tra suicidio e autolesionismo è piuttosto complesso perché un comportamento di un autolesionista può essere pericoloso per la propria vita.
Vi è comunque un aumento del rischio di suicidio negli individui che praticano l'autolesionismo; infatti si trovano degli evidenti segni nel 40-60% degli individui che si suicidano.
Durante l'infanzia l'autolesionismo è piuttosto raro anche se dal 1980 i casi sono aumentati.
Esso si manifesta anche in soggetti che soffrono di depressione, disturbi d'ansia, abuso di sostanze, disturbo post traumatico da stress, schizofrenia e disturbi alimentari. 
In questo caso però l'autolesionismo è molto più grave.


Generalmente si crede che praticare autolesionismo significhi cercare attenzioni, ma questo non è completamente esatto perché in molti casi gli autolesionisti sono consapevoli delle proprie ferite e  ciò provoca un senso di vergogna e di colpa che porta loro a fare di tutto per nascondere i segni che si sono autoprovocati con i propri indumenti.
In alcuni casi provocarsi ferite provoca un senso di piacere che allevia il dolore psicologico, infatti non si prova bruciore nel provocarsi questi danni. La persona che pratica l'autolesionismo non lo fa di solito per porre fine alla propria vita; esso spesso è un modo per alleggerire un disagio emotivo: l'autolesionismo diventa così un modo di far uscire all'esterno il proprio disagio.

Risultati immagini per autolesionismo




Aurora B.
Gabriele T.
Diletta M.
Giulia B.
Denise C.


















I traffici con lo zoo


Una mattina di lunedì in classe nostra venne uno specialista dallo zoo.
Quando arrivò iniziò facendoci una domanda: «Quali sono i vari traffici
ambientali?». Noi rispondemmo: «Il traffico di animali, il traffico di legno
e molti altri». Lui proprio a quest'ultimo voleva andare a parare, infatti ci
ha parlato principalmente di questo. precisamente ci ha parlato di:
il taglio raso, cioè tagliare tutti gli alberi senza lasciarne uno che è un
sistema sbagliato perché potrebbe portare a squilibri naturali;
il taglio gestito,  cioè tagliare un albero qua e là che è un sistema
funzionale perché lascia spazio a nuovi individui (alberi, piante).
Ci ha spiegato che per capire se il legno è stato tagliato con un taglio
sostenibile, cioè con il taglio gestito, ci devono essere dei simboli:



Poi ci ha diviso in gruppi e a ognuno ha consegnato dei legni e ci ha detto di
classificarli. Successivamente ci ha dato dei prodotti e bisognava
assaggiarli e annusarli per poi abbinarli ai rispettivi legni,
esempio:
Legno di ulivo con olive.
Infine ha consegnato ai gruppi un sacco con 2 elementi per ogni tipologia di
oggetti, noi bisognava scegliere quelli, a nostro parere, più eco-sostenibili.
Dopo poco più di un mesetto siamo andati allo zoo in gita. L’autobus ci è
venuto a prendere davanti scuola alle 9:00. Ci ha portato a Pistoia dove
abbiamo visitato lo zoo insieme ai docenti. Verso le 10:15 abbiamo fatto la
merenda di metà mattina. Alle 11.00 siamo andati sotto una grande tettoia
dove abbiamo lasciato gli zaini. Tornati lì, abbiamo fatto un laboratorio
sempre riguardante i traffici: ci hanno diviso in 2 gruppi  e messo in 2
tavoli diversi, su ognuno dei due c’erano diversi oggetti e ci hanno detto di
immaginarci che fossimo in un mercato africano e di scegliere ciò che
volevamo riportare in Italia. Dopo ciò abbiamo diviso gli oggetti in due
mucchi: da una parte ciò che si voleva riportare dall'altra ciò che non si
voleva riportare. La signora che ci ha diviso in gruppi ha fatto finta di
essere un doganiere e ci ha confermato se avevamo fatto bene o no la
scelta.
Per finire abbiamo fatto una passeggiata in una zona ‘’verde’’ dello zoo per
arrivare a visitare alcuni animali di cui ci ha spiegato le abitudini insolite o
se sono a rischio di estinzione e perché. Purtroppo dopo aver fatto questo
giro la nostra gita finì lì e quindi salimmo in autobus e tutti eravamo felici
per la bella gita fatta, ma tristi per la fine della stessa.

Leonardo A
Ascanio G.          
3 cose da fare entro la fine della scuola…
Abbiamo intervistato 1 ragazzo/a per ogni classe di 1°, 2° e 3° della scuola Bartolomeo Sestini, per chiedere quali fossero i loro propositi entro la fine di quest’anno scolastico.
1A   avere la scheda SIM per il telefono.
prendere dieci a storia.
fare nuove amicizie.
2A - passare con buoni voti.
stare in salute.
fare tanti viaggi e conoscere nuove persone.
3A - avere otto a geografia.
impegnarsi a matematica.
passare con la media dell’otto all’esame.
1B - migliorare a storia.
rispettare le regole.
organizzare un ballo di fine anno.
2B - migliorare a inglese.
non bocciare.
fare pace con una professoressa.
3B - uscire all’esame con più di sette.
trovare un fidanzato.
riallacciare i rapporti con una persona importante.
1C - alzare la media dei voti a francese.
continuare a studiare.
prendere buoni voti.
2C - passare.
avere un telefono nuovo.
fidanzarmi.
3C - prendere sufficiente a matematica.
crescere in altezza.
passare all’esame.
1D - migliorare a musica.
imparare a suonare il flauto.
avere un telefono nuovo.
2D - aumentare la media nella lingua straniera.
fare una gita di due giorni.
andare spesso in giardino.
3D - passare.
migliorare a ginnastica artistica.
trovare un ragazzo.
1E - passare.
       fare un’altra gita.
non fare più verifiche.
2E - passare con buoni voti.
riallacciare i rapporti con i miei compagni di classe.
vincere il concorso di arte.
3E - andare al mare.
fare una festa con i miei amici.
uscire con più di otto all’esame.
1F - passare.
       sconfiggere la timidezza.
       prendere nove a un compito.
2F - trovare un ragazzo.
passare con la media dell’otto.
riuscire a parlare con mio padre.
3F - uscire dall’esame con la media dell’otto.
vincere una partita di pallavolo con la mia squadra.
alzare la mia media a inglese.
1G -  fidanzarmi.
conoscere Cristiano Ronaldo.
passare.
2G - prendere dieci a storia.
usare il telefono in classe.
poter andare a giro per i corridoi.
3G - riuscire a prendere un dieci a inglese.
fare una festa con i compagni di classe.
vincere una partita a pallavolo.
1H - aiutare i miei genitori.
passare.
capire nuovi argomenti.
2H - passare con la media dell’otto.
avere un telefono nuovo.
riallacciare i rapporti con una persona.
3H - impegnarmi in tutte le materie e riuscire a fare un ottimo esame.
mantenere i rapporti con i miei compagni anche dopo.
superare l’agitazione che mi viene durante le interrogazioni.
1I - essere ricco.
diventare più forte nei videogiochi.
uscire con un buon voto

Uno dei propositi più gettonati tra gli studenti di questa scuola è di passare con buoni voti questo anno scolastico,
probabilmente perché molti studenti non credono nelle loro capacità e si svalutano. Per altri studenti è invece molto
importante riallacciare o mantenere i rapporti con alcune persone e conoscerne di nuove, fare viaggi e organizzare feste.
Aurora R.
Marika B.
Vanessa T.

There is no planet B

Il riscaldamento globale è un problema di cui stiamo subendo le conseguenze lentamente: noi
stiamo facendo male al mondo e ora il mondo sta reagendo. La maggior parte delle persone ignora
quello che sta accadendo, ma solo perché non sono ben informate. Infatti il problema principale è
che quasi nessuno sa, ma ora vi diremo cosa sta accadendo intorno a noi.

GRETA THUMBERG

Avete mai sentito parlare di Greta Thumberg? Beh, c’è tanto da dire su di lei. Greta è una sedicenne
svedese che sta smuovendo il mondo. Ma su cosa? Il 20 agosto 2018 Greta decide di non andare a
scuola  fino alle elezioni legislative previste per il 9 settembre. Lei protestava contro le troppe
emissioni di anidride carbonica che avevano causato nel suo paese ondate di calore e incendi
boschivi. Da quel giorno, ogni venerdì sciopera per sensibilizzare sulle emissioni. A 8 anni per la
prima volta sentì parlare del ‘’riscaldamento globale’’, le fu detto di spegnere le luci per diminuire gli
sprechi e di fare la raccolta differenziata per non sprecare le risorse. Ad 11 anni cadde sotto
depressione e smise di parlare e di mangiare, in 2 mesi perse 10 kg. Dopo le fu diagnosticata una
forma di ‘’mutismo selettivo’’ e la ‘’sindrome di Asperger’’ (in poche parole parla solo quando pensa
che ce ne sia la necessità e ha difficoltà a capire le emozioni espresse dagli altri). Da quello che dice
lei quelli affetti da qualsiasi forma di autismo vedono le cose bianche o nere, senza sfumature del
grigio. Per questo lei non capiva il perché di tanto silenzio. Perchè nessuno ne parla se è così
importante? Se lo fosse non ne dovrebbero parlare ovunque? Lei dice che una soluzione c’è, va
solo messa in atto.
FRIDAY FOR FUTURE, questo è lo slogan con cui Greta invita qualunque persona
a riflettere ed ad agire, anche nel loro piccolo.

ma cos’è veramente il riscaldamento globale?

Il riscaldamento globale è un fenomeno climatico osservato da questi ultimi decenni causando un
aumento della temperatura media della superficie della Terra. E’ evidente che questo riscaldamento
globale è provocato dall’effetto serra, causando emissioni di gas nell’atmosfera. Paesi ricchi come la
Svezia dovrebbero ridurre le emissioni di almeno 15% ogni anno per ridurre di un minimo l’impatto
climatico. Non vogliamo darvi un’idea sbagliata di quello che è effettivamente il riscaldamento
globale infatti non è solo l’aumento di pochi gradi ogni anno, quello è solo uno dei tanti effetti. Il
riscaldamento globale porta anche al cambiamento delle direzioni dei venti che non sono
imprevedibili come pensiamo noi, ma fanno parte di uno schema del nostro globo. Il cambiamento
della direzione dei venti ha moltissime conseguenze, tra queste formazioni di uragani, tornadi e
trombe d’aria dove normalmente non dovrebbero avvenire. Un altro effetto del cambiamento dei
venti è che le sabbie del deserto del Sahara fertilizzano i territori dell’Amazzonia che ricordiamo che
è il principale polmone verde del mondo. Oltre a questo troviamo anche modifiche delle correnti
oceaniche che porterà il cambiamento di alcune correnti del Golfo che sono importantissime perché
determinano la temperatura dei terreni  dai quali passano. Il cambiamento delle correnti oceaniche e
della circolazione dei venti è la causa di un aumento del tasso di desertificazione, in cui in poche
parole ci porta all’aumento di deserti dove non ci dovrebbero essere
Con questo speriamo di avervi chiarito il concetto di riscaldamento globale!


Donatella E.
Arianna C.
Alessandro N.

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