giovedì 31 maggio 2018

Sì o NO al CELLULARE

Intervista alle professoresse Elisabetta Dei e Gloria Giusti 



Abbiamo scelto di trattare questo argomento perchè spesso i ragazzi non sanno in che guai si possono ritrovare.


Da quale età si potrebbe iniziare ad usare il cellulare?

-Secondo me il cellulare andrebbe usato dalla seconda media in poi, solo in caso di bisogno.

-Per me si potrebbe iniziare ad usare il cellulare dai 13-14 anni in poi

Secondo lei quante ore al giorno i ragazzi lo dovrebbero usare?

-Io non parlerei di ore, può essere uno strumento utile per contattare o per chiedere informazioni ai compagni.

-Dipende dall’età, dai 13-14 anni un’oretta al giorno non di più .


Cosa ne pensa dell’uso dei cellulari a scuola?

-A scuola si potrebbe usare solo se i docenti lo permettono, per esempio usandolo per fare lavori di gruppo.

-Secondo me l’uso dei cellulari a scuola è inutile e non serve a nulla.

In che modo si potrebbe usare il cellulare a scuola, che scopi didattici ha?

-A scuola può essere molto costruttivo, per ascoltare musica o guardare video in gruppo,come integrazione alle attività didattiche.

-A scuola si potrebbe usare per collegarsi a internet, per guardare video oppure per fare delle presentazioni se non ci fosse la L.I.M.

Cosa ne pensa dell’uso dei cellulari a casa, possono essere utili?


-Il cellulare a casa può essere molto utile ma prende molto tempo prezioso che si potrebbe utilizzare per stare con gli altri.

-A casa il cellulare può essere utile per chiamare in caso di bisogno.


Il cellulare potrebbe avere effetti negativi o positivi sui ragazzi?Quali?

-Se usato correttamente può avere effetti positivi, ma negativi quando vengono pubblicate immagini di altre persone che offendono o isolano qualcuno.

-Se usato troppo può avere effetti negativi come guardare troppi video su YouTube o per giocare in modo eccessivo; i ragazzi possono innervosirsi usando troppo il cellulare.

Lei usa spesso il cellulare?

-Io lo uso spesso il cellulare, in particolare WhatsApp per contattare i miei colleghi in modo molto veloce per parlare del lavoro ma non dipendo da questo strumento.

-Io uso abbastanza il cellulare per ricevere E-mail o per chiamare.


Alessia D. N.
Elisa C.

martedì 29 maggio 2018

LA MATTINATA AL SESTINI



La giornata inizia con il suono squillante della campanella che richiama tutti i ragazzi nelle proprie classi. Ogni giornata è composta da 6 ore a eccezione della 3D che ne fa 5 e viene anche il sabato. Generalmente alla fine di ogni ora i prof. si danno il cambio e per noi ragazzi è un piccolo momento per rilassarsi.

Alcune volte guardiamo dei film o documentari pertinenti alla lezione e alla fine parliamo del film appena visto.

Quando suona la ricreazione noi ragazzi prendiamo la nostra merenda e ci mettiamo a parlare e a scherzare tutti insieme e quando iniziano le lezioni siamo così: 



Ultimamente,che fa caldo, ci viene sonno molto velocemente e piano piano le palpebre si iniziano a chiudere e in men che non si dica ti ritrovi “stravaccato” sul banco; l’attenzione è a livello zero e le prof. si iniziano a scaldare. Uno dopo l’altro perdiamo l’attenzione e a quel punto le prof./i prof.  si arrabbiano. Allora inizi a guardare l’ora ansiosamente ogni 3 secondi fino alla fine...dell’ora.
I minuti sembrano infiniti ma alla fine arriva anche la SODDISFAZIONE…suona la campanella e fuori si crea una massa di ragazzi pronti ad andarsene a CASA. Si può dire che è il momento più ECCITANTE di tutta la giornata. Ci sono ragazzi che vanno a casa a piedi, in auto oppure in scuolabus.

Extra scuola ci sono anche progetti o laboratori didattici come ad esempio il blog dove si possono pubblicare articoli, proprio come questo.

LE SESTINI,in sintesi, sono molto interessanti e belle,piene di attività interessanti e creative con molte aule tra cui quella di musica,scienze e e il laboratorio di ceramica.


Truglia G.

Caramelli G.

Micheli D.

Todesca N.

1..2..3...SESTINI ALÈ!!!

La nostra è una scuola speciale diversa dalle altre, o almeno per noi lo è.

I professori sanno come comportarsi con noi alunni grazie alla loro lunga esperienza.

Alcuni professori sono più moderni, ovvero svolgono lezioni diverse da quelle abituali rendendole più interessanti e divertenti. Una cosa che ci è piaciuta molto quest’anno è stata la prova di realtà, ovvero ogni classe doveva affrontare una prova diversa da quelle consuete di scuola: la nostra classe ha deciso di fare uno show di fine anno recitando e cantando in inglese, la professoressa ha deciso di incentrare lo show sulle emozioni; ci siamo divisi in gruppi e ognuno ne rappresentava una. Per la rabbia abbiamo scelto la canzone di “P!nk - what about us” parla di una ragazza che si chiede cos’è che non va in lei. Altre cose interessanti sono state il “ SII GENIALE LA SCIENZA TI FA VOLARE”, un progetto che mostra i lavori che hanno svolto i ragazzi di alcune classi in un anno sulla scienza, oppure “L’ATELIER DELLA MATEMATICA” anche questo un progetto sulla matematica, cui ha aderito anche la nostra classe mostrando cartelloni su dei filmini sul quadrato.



DOMANDE ALUNNI:

Cosa ti piace di più della nostra scuola? E cosa invece vorresti migliorare?

F.C (3H)= La cosa che mi piace di più sono le ragazze.

B.A (3F) =Mi piace tutto della nostra scuola, soprattutto che i professori sono molto vicini a noi alunni. Aggiungerei un laboratorio di scienze.

S.L (3B)=La palestra.

M.S (3D)= Mi piace la ricreazione e cambierei l’orario di entrata.

A.P (3G) = Gli insegnanti e come è strutturata.Vorrei la ricreazione più lunga.

A.N (2H) =La palestra è molto bella. Vorrei migliorare il servizio delle custodi.

A.R (2B) = Le aule.

S.C (2G) = La palestra e vorrei migliorare la ricreazione.

G.R  (2F)=Mi piace la struttura della scuola .

L.C (1G)=Mi piace la classe e il fatto di fare palestra,vorrei migliorare la ricreazione e farla un po’ più lunga.

S.F (1F)=La palestra e vorrei migliorare le aule.



Cosa non ti piace e vorresti cambiare in qualcos'altro?

F.C= I bagni e gli estintori perché sono gialli.

B.A=Non ci ho mai pensato, mi trovo bene così.

S.L=La ricreazione.

M.S= Le porte.

A.P=Non lo so.

A.N= Nulla.

A.R= Niente.

S.C= Le ore.

G.R=La cosa che vorrei cambiare sono i bagni e le classi.

L.C=Non mi piace il fatto che non possiamo usare il cellulare e usare la la WI-FI della scuola.

S.F=Nulla.



Ti trovi bene con i professori?

F.C= Sì con tutti,un po’ meno con matematica.

B.A=Mi trovo bene con tutti i professori, perché ho un bel rapporto.

S.L=Mi trovo bene con tutti,ma un po’ meno con matematica.

M.S= Mi trovo bene con tutti tranne con italiano.

A.P=Mi trovo male con arte e musica invece inglese e italiano sono molto bravi.

A.N=Non mi trovo molto bene con l'insegnante di tecnologia perché non mette i compiti sul registro.

A.R= mi trovo bene con tutti, tranne con tecnologia

S.C= Con alcuni sì e alcuni no ad esempio con tecnologia.

G.R=Sì, mi trovo bene con tutti, abbiamo avuto una discussione con matematica per i compiti a casa che non ci sembravano sempre chiari ma ci siamo confrontati.

L.C=Mi trovo bene con tutti, meno con geografia mentre con arte mi trovo bene.

S.F=Sì mi trovo bene con tutti,ma meno con geografia.



Invece come ti trovi con i compagni?

F.C=Bene, perchè sono tutti simpatici.

B.A=Ovviamente ci sono dei disguidi ma per il resto mi trovo bene.

S.L=Male male, perchè non c’ho legato, ho altre amicizie.

M.S= Tutti bene.

A.N=Con i compagni mi trovo bene sono simpatici e altri mi stanno antipatici.

A.R= Bene ovviamente con chi più e con chi meno.

A.P= Benissimo.

S.C= Bene.

G.R=Mi trovo bene con tutti, per me la classe è una seconda famiglia.

L.C=Con alcuni bene e alcuni male.

S.F=Sì mi trovo bene con tutti.




Vorresti aumentare delle ore al posto di altre?

F.C=Neanche morto.

B.A=Mi piace così com’è perchè è ben distribuito.

S.L=No no, vanno bene così.

M.S= Le ore di matematica, perché mi piace.

A.N= Leverei musica e grammatica.

A.R= Aumenterei le ore di matematica che è la mia materia preferita.

A.P= No.

S.C= Farei 6 ore su 6 di geografia.

G.R=Farei qualche ora in più di scienze.

L.C=Vorrei aumentare delle ore di ginnastica.

S.F=No,vanno bene così.


Come sarebbe la scuola dei tuoi sogni? E il professore ideale?

F.C= La scuola in America, il mio insegnante di lettere

B.A=È proprio questa la scuola di riferimento che ho.Il mio professore ideale sarebbe divertente,che ci aiuta, che sappia spiegare ma non troppo severo.

S.L=Va bene questa.Il mio professore ideale è la mia insegnante di arte.

M.S= Senza professori, il professore ideale sarebbe simpatico e disponibile.

A.P=Non esiste.E il mio professore ideale deve saper spiegare bene ma che lascia stare i ragazzi.

A.N=Con molti più laboratori e mi piacerebbe come le scuole americane.

A.P= Come quelle Americane, un professore che riesce a far divertire ma che nello stesso tempo insegni.

S.C= Come questa scuola solo con alcune ore di svago,il professore ideale sarebbe severo ma contemporaneamente scherzoso.

G.R=La scuola dei miei sogni dovrebbe iniziare più tardi e finirla più tardi, mentre il professore ideale dovrebbe essere un professore che ti possa capire.

L.C=Una scuola sportiva, con un professore che faccia usare i telefoni.

S.F=Deve essere di colore verde con aule grandi e laboratori,come la mia insegnante di matematica.




DOMANDE PROFESSORI:

Perché ha scelto di svolgere questo mestiere?

Michela Fraschi =Perchè mi diverto a scoprire nuovi metodi di insegnamento.

Michela Nicastro=Perchè mi è sempre piaciuto insegnare, fin da piccola e sognavo di diventare una professoressa.

Mariachiara Gesualdo=Per vocazione .

Sarah Ricasoli=Perché mi piace insegnare e stare a contatto con i ragazzi .

Katiusha Maffucci=Perché è uno dei lavori più belli al mondo perché comunichi con ragazzi del domani

Si trova bene con i colleghi?

M.F= Sì molto.

M.N= Sì, molto.

M.G= Molto bene.

S.R= Sì molto.

K.M= Mi piacciono tutti e non mi piace nessuno.

Vorrebbe migliorare qualcosa della scuola?

M.F= Sì, vorrei più spazio e più laboratori .

M.N=La presenza di più laboratori, perché gli spazi che abbiamo sono insufficienti .

M.G=Sì il rispetto nei confronti dei professori .

S.R= Sarebbe bello più laboratori e più spazi per fare attività diverse.

K.M= Aprirei la scuola il pomeriggio rendendola aperta a tutti gli studenti .

Come sarebbe il suo alunno modello?

M.F=Non esiste un alunno modello, l’unica cosa è che dovrebbe essere interessato.

M.N=Un alunno che studi, che segua e che partecipi alle lezioni in classe.

M.G=Un alunno che apprende almeno il 50% della spiegazione.

S.R= Non esiste come non esiste una persona perfetta, una classe con ragazzi che ascoltano .

K.M= Tutti non ci sono alunni modello .

Le è rimasto impresso un alunno in particolare? Se sì perché?

M.F= Un alunno che non credeva in se stesso e poi alla fine c’è riuscito.

M.N=Sì un’alunna straniera che è riuscita a integrarsi nella scuola,proprio per la sua forza.

M.G= Sì, tutti quelli che sono riuscita a fare interessare alla mia materia

S.R=Ho un bel ricordo di molti alunni .

K.M=Tanti alunni che fanno parte del passato .

Quale materia insegna e perchè?

M.F= Faccio inglese, perchè è la mia passione.

M.N=Insegno lettere e storia perché sono materie che preferisco.

M.G=Arte immagine perché aiuta a crescere i fanciulli e gli apre la mente.

S.R=Ora insegno spagnolo, ma sarei laureata in spagnolo e francese.

K.M=Non ho una materia specifica.

Da quanti anni è che insegna in questa scuola?

M.F= Nella scuola dal 2007, mentre fuori dal 1993.

M.N= In questa scuola insegno da 7 anni.

M.G=Non molti .

S.R= Insegno dal 1997.




Viola F., Sara M., Lavinia S., Lucrezia S.

EMOZIONI D’ESAME



L’esame, come tutti gli studenti di terza media sanno, quest’anno sarà un po’ diverso rispetto agli altri anni: i professori, alla prova orale, non ti chiederanno soltanto quello che avrai preparato ma potranno spaziare su tutti gli argomenti affrontati durante l’anno mentre le prove scritte di inglese e francese saranno nello stesso giorno.
Sembra un ultimo ostacolo molto difficile, ma è anche segno che un duro anno di scuola sta per finire.

Le emozioni che si provano durante la terza media sono tante e variegate per quanto riguarda l’esame: si passa dall’indifferenza durante l’anno, alla preoccupazione prima delle prove fino ad arrivare alla soddisfazione di quando si esce da quella stanza “vittoriosi”.
Infatti per quanto ho potuto vedere nella mia classe, i ragazzi non sembravano pensare che alla fine dell’anno ci sarebbe davvero stato l’esame. Anche io ho iniziato ad avere qualche pensiero soltanto a partire dalle prove Invalsi che, altra novità, sono avvenute nel mese di aprile e al computer, non più in versione cartacea.
Come posso immaginare tutti saremo, chi più chi meno, un po’ emozionati prima di iniziare le prove ma non bisogna preoccuparsi troppo perché una volta cominciate ti senti tranquillo. È come una partita importante di calcio: prima di giocare sei ansioso ma poi le cose ti vengono facilmente (sempre se hai studiato!)

Con questo mio ultimo articolo spero di avere reso l’idea di cosa sia l’esame di terza media e di avere rassicurato gli studenti, soprattutto i miei coetanei.

Giuseppe T.

La nostra esperienza...nel BLOG



Il blog è un posto dove tutti buttano giù qualche idea e si divertono.

Per noi è stata una bella esperienza, abbiamo conosciuto molte persone e ci siamo divertiti un mondo.

Le cose che ci hanno più colpito sono state:

  • La collaborazione reciproca
  • I professori più sereni,
  • L’organizzazione che dispone di spazi laboratoriali.
Qui siamo riusciti a integrarci con facilità e l’atmosfera è più piacevole rispetto a quella scolastica.

Il lavoro consiste nel pubblicare tanti articoli che poi vengono commentati dai ragazzi che visitano il sito. Io (Niccolò) attualmente ho pubblicato un articolo: parla di Emma Beak, una ragazza che viene dall’Isola di Wight. Se volete saperne di più su questa ragazza leggete l’articolo intitolato “Intervista a Emma”, pubblicato l’8 maggio da me e due ragazzi di terza. Invece io (Diletta) ho pubblicato l’articolo sull’inquinamento e su come il mondo stia cambiando negativamente.

Questa è stata la nostra esperienza al blog.






Mi dispiace che il blog finisca, spero che il prossimo anno ci sia, perchè ci siamo divertiti tanto!


Niccolò T .

Diletta M.

Cosa ne pensi...?



Abbiamo deciso di fare un sondaggio nelle varie classi per scoprire qual è la materia preferita dagli alunni di questa scuola e qual è quella che invece piace di meno…

Per questo sondaggio abbiamo preso come campione due studenti per classe, un ragazzo e una ragazza.

Esaminando i nostri dati abbiamo stabilito che la materia preferita dagli studenti di questa scuola è...

Voti per ogni materia:
Educazione fisica: 17
Matematica: 8
Scienze: 5
Storia: 5
Lettere: 3
Educazione artistica: 3
2^ Lingua straniera: 1
Inglese: 1
Geografia: 1
Musica: 1
Tecnologia informatica: 1
Religione: 0


… Educazione fisica
Secondo noi educazione fisica è la materia preferita dagli studenti della nostra scuola perché lo sport accomuna molti ragazzi e perché nella nostra scuola si propongono diverse discipline.

Invece la materia che piace di meno è…

Voti per materia:

Matematica: 14
Lettere: 7
Storia: 6
Inglese: 4
Musica: 4
Geografia: 3
Educazione artistica: 3
Tecnologia informatica: 3
Religione: 1
Educazione fisica: 1
Scienze: 0
2^ lingua straniera: 0


… Matematica
Secondo noi la matematica è la materia che piace di meno perché ci sono molte formule e regole da imparare.

Questo è l’inizio del nostro sondaggio, continualo tu...


Cosa ne pensi delle risposte degli studenti?


Qual è la tua materia preferita?


E qual è quella che ti piace di meno?


Aspettiamo le vostre risposte perché siamo molto curiosi di sapere come la pensate.


Marika B.

Vanessa T.

Nikole B.

martedì 22 maggio 2018

VORREMMO UTILIZZARLI!!!


I laboratori svolgono un ruolo importante nella comprensione di una determinata materia, non necessariamente scolastica.

Nella nostra scuola ci sono i seguenti laboratori di:
- ceramica;
- scienze;
- artistica;
- musica;
- teatro;
- tecnologia.

















Essi però non sono molto utilizzati da noi ragazzi per motivi di spazio.
Essendo stata costruita una nuova struttura scolastica che ospiterà poi alcune sezioni, le aule rimaste vuote potrebbero essere utilizzate come laboratori.


Vorremmo che i laboratori funzionassero in un certo modo, cioè che:
- ogni studente avesse la possibilità di scegliere il laboratorio che preferisce;
- i docenti potessero decidere se portare la loro classe in laboratorio durante la loro ora di lezione;
- i laboratori potessero essere utilizzati dagli alunni anche in orario extrascolastico;
- potessero essere decorati dai vari studenti che desiderano aderire all’iniziativa.

Desideriamo che i rispettivi laboratori siano muniti dei vari occorrenti che saranno:
- nel laboratorio di musica, gli strumenti musicali;
- in quello di scienze, i microscopi…;
- in quello di tecnologia, migliori computer e le stampanti;
- in quello di artistica, matite, pennelli, tempere e fogli;
- in quello di ceramica, terracotta, argilla e modellini di vasi e mini statue;
- in quello di teatro, costumi e trucchi.


Ci piacerebbe che ulteriori laboratori fossero aggiunti secondo le preferenze dei ragazzi attraverso vari sondaggi. Per esempio di: moda (cucito), cucina, fotografia, botanica e astronomia.

Sappiamo che l’occorrente per questi laboratori è costoso e la scuola non ha fondi a sufficienza, però essi possono servire per fare nuove conoscenze e far si che noi ragazzi impariamo cose nuove.

Inoltre i laboratori sono anche un'opportunità per noi ragazzi di fare più amicizie e vivere nuove esperienze.

Giulia B.
Denise C.
Andrea C.
Damiano V.
   

martedì 15 maggio 2018

Il DOLORE dell' INGIUSTIZIA



Il 22 Luglio 2011 in un’isola della Norvegia (Utøya) è avvenuta una tragedia.

Su questa isola più di 80 ragazzi provenienti da tutto il mondo, tra i 12 e i 20 anni, si erano
riuniti per manifestare contro l’inquinamento e per la pace.

Ad un certo punto un attentatore di nome Anders Breivik, vestito da agente della polizia e facendo finta di cercare bombe sull'isola, uccise 69 ragazzi con un fucile automatico mentre erano in un punto di ristoro.

Dopo un’ora e mezza la DELTA (Unità Norvegese Anti- Terrorismo), ha fatto irruzione sull'isola e l’attentatore si è consegnato senza opporre resistenza continuando a ripetere che tutto ciò era per l’Europa e per far sì che le “razze” non si mescolassero.


Ecco alcune testimonianze di parenti delle vittime e sopravvissuti:

"L'uomo camminava lentamente lungo l'isola, aprendo il fuoco contro tutti. Si è poi avvicinato verso il posto dove ero seduta e ha aperto il fuoco uccidendo subito dieci persone. Mi sono salvata perché mi sono buttata in acqua". Dice una ragazza di 16 anni che ha riferito la straordinaria calma con la quale l'attentatore sparava sulla folla.

Un’altra ragazza racconta che, per sopravvivere, molti dei suoi amici si erano buttati a terra fingendosi morti. Ma non è servito a nulla: "Quando erano a terra si è assicurato fossero morti, colpendoli di nuovo"  Elise, 15 anni, s'è nascosta dietro la roccia sulla quale era posizionato l'attentatore: "Riuscivo a sentire il suo respiro".
Emilie è rimasta 2 ore nascosta nella scuola, precisamente sotto un letto: "Sono rimasta sotto il letto per due ore – ha detto la ragazza- e poi i poliziotti hanno infranto le finestre e sono entrati. Sembra una cosa irreale, soprattutto in Norvegia".
La cosa che sconvolge di più è la motivazione con la quale l’attentatore ha cercato di  giustificarsi; morire per una motivazione così fa rabbrividire.
                 
  


Alice C.
Gaia G.
Julia K.

martedì 8 maggio 2018

LA NOSTRA DIPENDENZA





Come tutti sappiamo il cellulare è una parte importante della nostra vita e la nostra più grande dipendenza.

Questa nuova tecnologia ha invaso tutto il mondo.




ANALIZZIAMO

Gli aspetti positivi:

Un aspetto positivo dell’uso del cellulare è sicuramente la possibilità di mantenerci in contatto anche se siamo distanti. Ci permette di scrivere con amici e familiari attraverso piattaforme online.


Ci permette di essere sempre aggiornati sulle novità quotidiane e grazie a programmi di ricerca possiamo informarci e svolgere ricerche scolastiche. È come avere un computer sempre in palmo di mano.

Gli aspetti negativi:


Un aspetto negativo è quello che il cellulare ci limita nelle cose, ad esempio: nel momento in cui sei al telefono potresti stare all’aria aperta con qualche tuo amico o, comunque, fare i compiti.Il cellulare purtroppo ci chiude in noi stessi e in questo modo, ci troviamo ad essere esclusi dal gruppo scolastico o dagli amici che si vedono fuori scuola.Ci porta in un mondo che non è quello reale, ma uno virtuale che ci siamo creati noi.


Le onde elettro-magnetiche che il cellulare emana, danneggiano il nostro corpo.


Il cellulare, se è tenuto vicino al nostro corpo, nel momento del sonno può limitarlo. Uno studio dice che ogni ora passata al cellulare corrisponde a 15 minuti di sonno in meno.


Usare il cellulare potrebbe essere pericoloso: navigare sui social senza controllo potrebbe essere causa di truffe o di incontri pericolosi tramite internet. Per evitare questo è opportuno non addentrarsi in siti che non conosciamo ed essere sempre consapevoli di quello che facciamo.






IL CELLULARE DEVE ESSERE USATO CON CAUTELA 

Vanessa T.
Gianmarco C.
Marika B. 
Nikole B.

INTERVISTA A EMMA


Emma Beak è una ragazza inglese, più precisamente dall’isola di Wight. È venuta in questa scuola come lettrice per aiutare le professoresse di inglese a stimolare i ragazzi alla conversazione in lingua.

panorama dell’isola di Wight















In questo post le rivolgeremo alcune domande per sapere qualcosa in più su di lei.

Da quanto tempo sei in Italia?
Sono in Italia da ottobre, quindi da otto mesi.
Che cosa insegni nelle scuole?
Insegno inglese e faccio parte del progetto CLIL.
Ti trovi bene in Italia e che cosa ti piace?
Sì, mi trovo bene in Italia e mi piacciono il bel tempo, il cibo, le persone e le città.
Qual è la tua idea sulle scuole italiane?
Sono molto diverse da quelle inglesi, per esempio in Inghilterra gli studenti si muovono di classe in classe, mentre in Italia i docenti si spostano nelle classi degli alunni.
Ti mancano il tuo paese e i tuoi amici?
Mi mancano la mia famiglia e i miei amici ma non il mio paese perché mi piace l’Italia.
Hai fatto nuove amicizie in Italia?
Sì, ho conosciuto molte persone italiane.
Quali sono le cose che preferisci e non dell’Italia?
Sono il cibo, la cultura, le persone e non mi piacciono la politica e l’organizzazione.
Quali sono le tue città preferite?
Le mie città preferite sono Firenze, Siena e Roma.

Diego S.
Giuseppe T.
Niccolò T.

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