Per la gara di lettura alle classi seconde e terze ci hanno dato da leggere il primo libro della saga "Berlin" di Marco Magnone e Fabio Geda. La scuola ha organizzato un incontro con uno dei due autori del libro, Marco Magnone.
Lo scrittore così ha iniziato a raccontarci come lui e il collega hanno avuto l'idea di scrivere il libro.
Ci ha detto che per scegliere i personaggi ci hanno messo tanto perché i nomi e la loro storia la volevano creare nel modo più realistico possibile quindi hanno dovuto tener conto dei tempi in cui è ambientata, delle mode del decennio etc.
I due autori, per questa ragione, hanno impiegato anni e anni per scrivere la saga di Berlin, tutt'ora incompleta.
Dopo la sua spiegazione abbiamo colto l'occasione per fargli delle domande. Vi riportiamo quelle che per noi sono state più interessanti.
1 Come vi siete organizzati per la scrittura, dato che lui usa un linguaggio e lei un altro?
Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscerci nel 2016 quando sono tornato da Berlino e cercando il mio primo lavoro ho conosciuto Fabio. Visto che ho iniziato a lavorare in una casa editrice e visto che ero l'ultimo arrivato mi hanno messo a fare il controlla bozze che è quello che controlla i libri prima di pubblicarli e proprio in quel periodo Fabio pubblicava i suoi primi manoscritti e sostanzialmente ci siamo conosciuti così. Abbiamo avuto l'occasione di capire che più che avere lo stesso modo di scrivere abbiamo lo stesso gusto per il flusso della storia e infatti quando abbiamo lavorato insieme è stato tutto più facile. Ovviamente ci siamo immaginati tutto la storia i personaggi e gli ambienti. Poi ci siamo divisi i compiti cioè, prima uno e poi l'altro, ha scritto una bozza del libro dall'inizio alla fine, appena scritta si passa l'elaborato all'altro che la modifica e poi la restituisce all'altro e così ce la siamo passata fino a che entrambi non eravamo contenti. In questo modo anche la lingua si è costruita con questo passaggio dopo ci siamo scambiati i ruoli: se tu avevi letto per primo, al turno successivo toccava a te scrivere per primo.
Da cosa è venuta fuori l'idea dell'epidemia?
Un'epidemia perché a noi serviva che il virus ci togliesse di mezzo tutti gli adulti in poco tempo e i ragazzi si trovassero da soli in questa situazione difficile. Poi anche perché, oltre al virus, non avevamo scelta visto che farli imprigionare tutti non potevamo, poi sennò sarebbe rimasta la domanda "come?" visto che non potevano nemmeno scappare e lasciare i propri figli da soli. E poi perché il virus aveva un altro punto forte e cioè che si poteva trasmettere e quindi rimane la domanda di fondo: ma il virus ha contagiato solo Berlino Ovest o anche il resto del mondo? Cioè ci sono ancora adulti da qualche parte oppure no? Il virus ci permetteva di seminare tutte queste domande.
Dopo averci risposto ci ha salutato e ci ha annunciato l'uscita di un nuovo libro con Fabio Geda.
Questa esperienza mi è piaciuta molto e spero che il prossimo anno la scuola riesca ad organizzare un altro incontro con un altro scrittore/ scrittrice. Il libro mi era piaciuto, ma mi erano rimaste nella testa dei dubbi che, grazie a questo incontro, sono a riuscita a chiarirmi.Una mia compagna ha un suggerimento si potrebbe incontrare Anna Todd?

Giulia G.
Carlotta M.
Da cosa è venuta fuori l'idea dell'epidemia?
Un'epidemia perché a noi serviva che il virus ci togliesse di mezzo tutti gli adulti in poco tempo e i ragazzi si trovassero da soli in questa situazione difficile. Poi anche perché, oltre al virus, non avevamo scelta visto che farli imprigionare tutti non potevamo, poi sennò sarebbe rimasta la domanda "come?" visto che non potevano nemmeno scappare e lasciare i propri figli da soli. E poi perché il virus aveva un altro punto forte e cioè che si poteva trasmettere e quindi rimane la domanda di fondo: ma il virus ha contagiato solo Berlino Ovest o anche il resto del mondo? Cioè ci sono ancora adulti da qualche parte oppure no? Il virus ci permetteva di seminare tutte queste domande.
Dopo averci risposto ci ha salutato e ci ha annunciato l'uscita di un nuovo libro con Fabio Geda.
Questa esperienza mi è piaciuta molto e spero che il prossimo anno la scuola riesca ad organizzare un altro incontro con un altro scrittore/ scrittrice. Il libro mi era piaciuto, ma mi erano rimaste nella testa dei dubbi che, grazie a questo incontro, sono a riuscita a chiarirmi.Una mia compagna ha un suggerimento si potrebbe incontrare Anna Todd?

Giulia G.
Carlotta M.
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